visto di conformità, asseverazione e superbonus

Nell’ultimo anno si è parlato spesso di dichiarazione di asseverazione. Si tratta in realtà di un’attestazione che è sempre stata richiesta nell’ambito di determinati interventi ma che è entrata a far parte del linguaggio comune, del Superbonus 110%.

 

Che cosa significa “asseverare”?
 

Il termine “asseverare” proviene dal latino “severus” e significa affermare con decisione e sicurezza.

Si considera asseverato, quindi, tutto ciò viene espresso con una dichiarazione esplicita di verità o esattezza.

Il certificato di asseverazione consiste in un documento, rilasciato da un professionista o da una società specializzata, che attesta il possesso di determinati requisiti, necessari per rispondere a bandi di finanziamento o accedere a delle detrazioni specifiche.

 

Quando è necessario richiedere il certificato di asseverazione?
 

Sono diverse le circostanze in cui è necessario richiedere il certificato di asseverazione. Tra i casi più frequenti possiamo citare la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) attraverso cui si richiede la possibilità di avviare un cantiere.
 

Altri titoli abilitativi per cui richiedere la dichiarazione asseverata sono:

  • Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila)

  • Denuncia di inizio attività (Dia)

  • Permesso di costruire (Pdc)
     

Il suo contenuto varia in base al titolo abilitativo di cui si necessita. In linea generale il certificato deve attestare che i lavori posti in essere siano conformi, ad esempio, alle normative tecniche per l’edilizia e la destinazione d’uso dell’immobile o dell’unità. Inoltre si deve essere in grado di dimostrare che i lavori non avranno alcuna influenza sull’agibilità o l’abitabilità dell’edificio.

 

Cosa deve essere presente nella dichiarazione di conformità
 

I dati del tecnico abilitato che la sottoscrive tra cui: il suo numero di iscrizione all’albo professionale di riferimento, titolo di studio, data e firma.
 

Il tecnico, inoltre, dichiara di essere consapevole della propria responsabilità penale nel caso di:

  • dichiarazioni mendaci
  • presentazione di false attestazioni
 

Il certificato di asseverazione nell’ambito del Superbonus 110%
 

Se si desidera accedere al Superbonus, secondo l’art. 119 del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), è necessaria una dichiarazione di asseverazione per:

  • gli interventi di efficientamento energetico, rilasciata da un tecnico abilitato con il fine di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. Una copia del documento verrà inviato telematicamente all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), come disciplinato dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 3 agosto 2020.

  • gli interventi antisismici, rilasciata dai professionisti incaricati alla progettazione strutturale e la direzione dei lavori, iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza. Il certificato deve attestare l’efficacia degli interventi, in base alle disposizioni di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti n.58/2017, e successive modificazioni. L’asseverazione sarà depositata presso lo sportello unico competente di cui all’articolo 5 del D.P.R. 380/2001.

     

Certificato di asseverazione e Polizza assicurativa
 

L’articolo 119 del Decreto Rilancio, inoltre, stabilisce che i tecnici abilitati che rilasciano asseverazioni devono dotarsi di una Polizza di Responsabilità Civile caratterizzata da un massimale adeguato al numero di attestazioni rilasciati, e i relativi importi, e comunque non inferiore a € 500.000.

L’obiettivo del legislatore infatti è quello di tutelare tutte le parti interessate.

Nel caso, ad esempio, di dichiarazione mendaci, da parte dell’asseverante, possono essere applicate sanzioni particolarmente gravose che vanno dalla perdita del beneficio fiscale, e il risarcimento del danno, a una sanzione amministrativa. Inoltre si può incorrere in una vera propria sanzione penale disciplinata dall’art. 481 del codice penale e che prevede la reclusione, fino ad un anno, o l’applicazione di una multa da € 51 a € 5.161.

Attraverso la Polizza quindi vengono tutelati non solo gli interessi dell’asseverante ma anche dei suoi clienti e dello Stato. In caso di sinistri, infatti, o dichiarazioni mendaci interverrà la Compagnia assicurativa incaricata di risarcire i danni.

Una volta stipulata l’assicurazione il professionista potrà comunicare la copertura relativa alle proprie asseverazioni sul sito dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico) e svolgere la sua attività serenamente.