Albo Dei Commercialisti: Gli Under 36 Verseranno Solo 30 Euro

In arrivo importanti novità per i giovani commercialisti.

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha deciso di ridurre l’importo, per il 2020, da 65 a 30 euro per gli under 36.

La decisione è arrivata in seguito alla riunione del 30 ottobre ed è stata comunicata agli Ordini locali con l'informativa 128 del 2 novembre. 

Questi ultimi dovranno comunicare al Consiglio, entro il 31 gennaio, il numero di iscritti e l’importo totale dovuto. In seguito dovranno eseguire il versamento delle quote in due rate: la prima entro il 15 maggio e la seconda entro il 15 luglio.
 

Supportare i giovani commercialisti

In realtà gli under 36 godevano già di uno sconto rispetto ai loro colleghi più anziani. Un commercialista senior, infatti, deve versare all’Albo un contributo di 130 euro. La decisione quindi, di ridurre ulteriormente la somma, si presenta come un segnale chiaro per le nuove leve che desiderano svolgere la professione. 

Massimo Miani, Presidente del Consiglio nazionale, ha spiegato che il provvedimento nasce proprio dal desiderio di incentivare i giovani ad avviarsi alla professione in un periodo di grande criticità. 

Stando alle dichiarazioni di Miani il taglio sarebbe stato possibile grazie all’atteggiamento parsimonioso dell’Albo che ha permesso un ingente risparmio nel bilancio e che, oggi, consente di applicare uno sconto di oltre 400mila euro.
 

L’ultimo rapporto sull’Albo dei Commercialisti

La decisione è arrivata probabilmente anche in seguito allo scenario che è emerso dall’ultimo rapporto pubblicato dal Consiglio. 

Secondo la ricerca nel corso nel 2017 l’iscrizione all’Albo dei commercialisti ha registrato una crescita solo dello 0,04%. Un tasso di crescita irrisorio se lo confrontiamo con i dati del 2015 che aveva registrato un aumento dell’1%.  Inoltre l’analisi ha mostrato che gli iscritti under 40, nel 2018, si attestavano intorno al 17%, contro il 65,8% della fascia 40-61. 

In termini assoluti, prendendo a riferimento il periodo tra il 2008 e il 2018, l’Albo è cresciuto di 10.834. Anche in questo caso, tuttavia, emerge una lieve frammentazione soprattutto in termini territoriali. Il maggior numero di iscritti, infatti, proviene dal Nord con 5272 contro le 2584 unità provenienti dal Sud Italia (il resto provengono dal Centro).

Un trend positivo è invece quello relativo alla presenza femminile che ha registrato una crescita con un totale, per il 2018, del 33,8% di donne negli elenchi degli Ordini.

Attraverso questi dati emerge quindi l’importanza sostenere i giovani professionisti e della conseguente scelta del Consiglio di muoversi in questa direzione. In un mondo del lavoro sempre più ostico ed incerto la fuga delle professioni, che coinvolge in realtà diversi settori professionali, emerge con un impatto crescente. Un vuoto che non si manifesta solo dal calo numerico negli albi professionali ma con un vero e proprio impoverimento, nel nostro Paese, del tessuto socio-economico che è necessario contrastare.