Informazioni Generali
In questa breve guida alle Responsabilità dell’Ente Pubblico e del Dipendente Pubblico chiariremo, in particolare, dove finisce la responsabilità dell’Ente ed inizia, invece, quella del singolo Dipendente. Prima però soffermiamoci su alcune definizioni importanti. Alcune definizioni utili:
- Pubblica Amministrazione: è il complesso degli enti, organi e uffici centrali e locali che nel rispetto delle norme dell’ordinamento e nell’ambito degli indirizzi e del controllo dell’autorità politica curano in modo concreto i pubblici interessi.
- Pubblico dipendente: colui che instaura un rapporto di lavoro con lo Stato o altro ente pubblico non economico. A norma dell’art 28 Cost. “i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici”.
- Responsabilità Civile: è la responsabilità che grava sul dipendente pubblico quando, nell’esercizio delle sue funzioni, cagiona danni a terzi.
- Responsabilità amministrativa: è la responsabilità gravante sul dipendente pubblico che, avendo violato obblighi o doveri derivanti dal rapporto di servizio con la pubblica amministrazione, cagiona un danno (diretto o indiretto) al proprio Ente di appartenenza, ad un altro Ente Pubblico o, più in generale, allo Stato o alla Pubblica Amministrazione. La responsabilità amministrativa può essere diretta o indiretta:
- La responsabilità amministrativa diretta è quella gravante su dipendenti che avendo disatteso obblighi e doveri relativi al proprio incarico abbiano causato un danno all’amministrazione (es. spese superflue; spese non legittime, oneri non incassati; errori di calcolo ecc.).
- La responsabilità amministrativa indiretta è invece quella che riguarda i danni causati dal comportamento dei dipendenti pubblici ad altri soggetti (es. cittadino), che la pubblica amministrazione abbia dovuto risarcire (es. danno subito dal cittadino a seguito di errata delibera e/o provvedimento ecc.).
- Responsabilità contabile: è la responsabilità che ricade nei confronti dei dipendenti pubblici che fanno maneggio di pubblico denaro del cui corretto uso sono chiamati a rispondere.
Dolo, colpa lieve, colpa grave: diamo una definizione.
- Dolo: l’atto o l’omissione che cagionano il danno sono compiuti con l’intenzione, la volontà e la consapevolezza di cagionare il danno.
- Colpa: l’atto o l’omissione che cagionano il danno sono compiuti senza deliberata volontà di cagionare il danno, e sono conseguenza di condotte scorrette per negligenza, imperizia, imprudenza, inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline.Ma come si distingue la colpa grave dalla colpa lieve? La soluzione non e’ semplice. Data la mancanza di normative precise in merito, i criteri di individuazione della colpa grave sono stati stabiliti dalla giurisprudenza amministrativa, specie della Corte dei Conti. In estrema sintesi possono essere così indicati:
- inosservanza del minimo di diligenza;
- assenza di difficoltà oggettive ed eccezionali nell’ottemperare ai doveri di servizio violati;
- prevedibilità dell’evento dannoso;
- violazione di quei comportamenti che anche i meno diligenti e cauti sogliono osservare;
- atteggiamento di grave disinteresse nell’espletamento delle funzioni, agendo senza le opportune cautele;
- deviazione dal modello di condotta connesso ai propri compiti, senza il rispetto delle comuni regole di comportamento.
- In sintesi la colpa grave consisterebbe in una sprezzante trascuratezza dei doveri d’ufficio resa palese da un comportamento improntato alla massima negligenza o imprudenza, ovvero da una particolare noncuranza dell’interesse della p.a. o ancora da una grossolana superficialità nell’applicazione delle norme di diritto.